sabato 21 dicembre 2013

sabato 7 dicembre 2013

Benevento: Foto panoramiche

Bellissima foto panoramica , in primo piano vie è l'Arco di Traiano...sullo sfondo, al centro è visibile un piazzale adesso sede delle poste centrali, il fiume Sabato e subito dopo il Lazzaretto...attuale sede dei Vigili Urbani.

In primo piano la zona della Basilica della Madonna delle Grazie, l'arteria centrale in alto è il Corso Garibaldi, proseguendo vi è un accenno del viale degli Atlantici...il viale Mellusi completamente inesistente.

In primo piano piazza Risorgimento ...inesistente....subito dietro viale dei Rettori.....in primo piano , alla nostra sinistra, villino Meomartini con via XXIV maggio in costruzione.

In primo piano la Stazione Centrale , la strada centtrale è Viale Principe di Napoli...a destra e a sinistra  la vecchia zona industriale della città.


Industrie beneventane ai lati di viale Principe di Napoli.

In primo piano il ponte sul fiume Calore, alla nostra sinistra Piazza Bissolati, alla nostra destra in alto via del Pomerio, in basso  la zona di via Posillipo e vico Bagni.

Panorama visto dalla Madonna della Salute
( contrada Montecalvo)

Panorama visto dalla Gran Potenza

Panorama visto da Monte delle Guardie

Panorama, recente, visto dalla villa Comunale

Panorama della zona di Piazza Orsini














giovedì 28 novembre 2013

Benevento: Palazzo de Simone

Bellissimo disegno del Palazzo De Simone , agli inizi del novecento.   ( Dono del sig. Alessandro Verderosa)


martedì 19 novembre 2013

Benevento: Vetturini e Carrozzelle

‘E CARRUZZELLE ‘E BENEVENTO
 ’Na vota
’n ce stéveno
 ’e carruzzelle
 cu’ ’nu nummero arrète
 e ’o sedile pelle.
  ’O cavallo
 era janco.
 niro
 o morello.
 Se mettevano
 ’n copp’all’Arco Traiano
 arrète una all’ata,
 in fila indiana,
 ’n copp’a ’u Scuvato
 e abbascio a stazione:
 chella Centrale
 e chella ’e “Cartone”.
 Mentr’una
 pigliava ’na corsa,
 n’atu cavallo
 magliuchiava ’o cruscone
 cu’ ’a capa ’nzippata
 dind’o saccone.
 ’N’ ato cu’ ’a cora
 scacciava ’e mosche
 e chillu cchiù ’nzisto,
 cu’ ’e zampe e nanze
 pareva quasi
 ch’abbiasse’na danza.
 ’E cucchiere
 cu’ ’a coppola ’n capa
 e ’a visiera nera
 aspettavano
 cu’ santa pacienza
 quacche cliente ’e Benevento
 o ’u furastiero ca scenneva
 a stazione
 chjine ’e valice ’e pelle
  o ’e cartone.
 Si cchiù ’e ’na perzona
 saglieva ’n carrozza 
 - e ’mmiez’a lloro ’na signurina - 
’o cucchiere arapreva    
 ’o strapuntino.
 ’O cavallo arrancava
 pe’ ’n copp’a sagliuta
 do’ ponte ’e Cal
o chella do’ carce
mandamentale,
 a metà strada tra ’a Villa
 e ’o Spidale.
Tirava forte
 muvenne ’e pacche
’a cora cricca
  e ’a capa ’  e quart.
     Dind’all’estate,
 all’intrasatte,
 ‘a via ’a cuntrora,
 verzo ’e qua tte,
 veneva ’a luntano,
‘a vascio’a  ’o Scuvato
 ’nu rummore ’e frustate,
 ’nu rombo ’e truono,
’n’uragano!
Era ’a carrozza
 e ’o cavallo ’e Zitano
  che ’a sotto a ’e rote
 e ’i zuoccole ’e fierro
 cacciava scintille
 annanz’a carrozza
  ’e Fasulillo.
  ’E duje cucchiere
 all’erta a cassetta,
 cu na mano
 tenevano ’e briglie
 e cu chell’ata
 ’o scurriato,
  ca siscava
  ’n copp’a ’e recchie
de’ cavalle sfrenate.
  Era ’a corsa domenicale
  e chi verette chelli parate
 nun se scorda,
 ’e tene a mente
 picché sfiziose e divertente.
 dint’a chella Benevento
  e ’nu tiempo assaje luntano
  ca nun po’ mai cchiù trurnà.

Bellissima poesia del mio amico Beneventano DOC : RINO DE RIENZO











venerdì 1 novembre 2013

Perché si chiama Viale degli Atlantici


Il Viale degli Atlantici prese il nome dall'epica trasvolata di Italo Balbo e i suoi aviatori.
Partirono da Orbetello il 1° luglio 1933, con ventiquattro idrovolanti chiamati S55X, dove la X stava a ricordare  il decimo anniversario dell'era fascista, e fu proprio in quella occasione che nacque l'ARMA AZZURRA.
Le tappe furono : Amsterdam, Londonderry, Rejkiavik, Cartwright, Labrador e altri tre scali, per arrivare infine a Chigaco dove fu celebrata una grandissima festa.
Il 19 luglio andarono a New York dove, i 24 aerei fecero impazzire tutti con le  acrobazie fra i grattacieli. Il 12 agosto 1933 tornarono in Italia. In totale furono percorsi circa 20.000 km, 11500 circa all'andata e 8500 circa al ritorno. Il capo indiscusso dell'impresa fu Italo Balbo, ma tutti i protagonisti, 99 all'andata e 111 al ritorno , si meritarono il riconoscimento di : ATLANTICI.
A Chicago fu aperta la ITALO BALBO'S AVENUE e a Benevento il VIALE DEGLI ATLANTICI.

La Caserma Guidoni e aerei che sorvolano il viale degli Atlantici

Viale degli Atlantici e caserma Guidoni

Viale degli Atlantici visto dal Monumento ai Caduti

Rarissima immagine del palazzo Zamparelli al Viale degli Atlantici

Il vecchio Seminario , ora caserma Pepicelli , al viale degli Atlantici

I giardinetti al viale degli Atlantici



L'industria dolciaria Alberti ne approfitto per farsi un poco di pubblicità e si inventò IL CIOCCOLATO DELL'AVIATORE


E PUBBLICO' SEI CARTOLINE PUBBLICITARIE DEDICATE ALL'AVVENIMENTO















domenica 13 ottobre 2013

Istituto Orsoline - Benevento

Istituto Orsoline


Prime del terremoto del 1702, in questo luogo si trovava un orfanotrofio femminile.


Atrio-Ingresso


La costruzione del monastero incominciò nel 1723 , sotto l'arcivescovo Pacca.


Cortili interni


Inizialmente era destinato alle suore Salesiana, poi fu deciso di darlo alle Orsoline affinchè potessero istruire sia le giovane beneventane sia le straniere.


Direzione


In seguito nel monastero fu aperto anche un convitto per le famiglie distinte.


Aula Magna


Alle numerose convittrici, oltre ad istruzione ed educazione, venivano date lezioni di cucito, ricamo, pittura e musica.


Biblioteca


Spesso venivano fatti spettacoli di Musica e di poesia, dove partecipavano le autorità cittadine e le famiglie delle allieve.


Refettorio


E' famosa l'accademia celebrata il 1 novembre del 1849, in onore del Papa Pio IX, quando caduta la Repubblica Romana, prima di far ritorno a Roma, volle visitare Benevento.


Dormitorio


Nel 1915 fu aperto all'interno del monastero un ospedale della Croce Rossa, voluto dalla Provincia, come ente per l'assistenza durante la prima guerra mondiale.


Anticamera


Negli anni successivi , il monastero tenne un giardino d'infanzia, un corso completo di scuola elementare gratuito, un laboratorio di lavoro femminile, un orfanotrofio femminile per le orfane di guerra e un Istituto Magistrale.


Aula di studio


Spogliatoio


Madonnina in fondo al viale


Alunne in giardino


Terrazza lato sud


Collegiali in terrazza


Cartolina