domenica 28 novembre 2021

Tozzola Bancone

  INGREDIENTI  750 g Farina, 500 g Zucchero, 50 g Miele , 10 grammi di cacao, 200 grammi di frutta secca (mandorle, noci, nocciole), 2 bustine di Pisto (cannella, noce moscata, chiodi di garofalo e coriandolo, 4 grammi di ammoniaca per dolci, 0,250 di strega, 1 buccia di arancia grattugiata.

GLASSA: 500 grammi di zucchero, 150 grammi di cacao, 0,200 di acqua

se piacciono palline arcobaleno

 

·          


PREPARAZIONE: Ridurre a farina la frutta secca nel mixer con lo zucchero.
Impastare tutti gli ingredienti insieme. Formare delle palline tipo gnocchi e mettere su teglia con carta forno e infornare a 160 x 10 minuti circa. Appena si staccano dalla carta sono pronti.
la per fare glassa, mescolare cacao e zucchero, aggiungere l'acqua e mettere su fuoco fino a formare tipo un caramello.lasciare raffreddare e versare sulle tozzole.

Decorare con confettini colorati (se piacciono)

 















martedì 2 novembre 2021

Alluvione del 2 ottobre 1949

 

 Alluvione del fiume Calore del 2 ottobre 1949

Alle ore 6,00 del 2 ottobre 1949  l’acqua aveva già invaso la parte bassa della Città, raggiungendo l’altezza di 11-12 metri sul livello normale  del fiume, raggiungendo la pensilina del “Supercinema” e sfiorando i primi piani delle abitazioni di piazza Bissolati, via Valfortore e viale ferrovia.

Sulle acque galleggiavano un’enorme quantità di relitti di ogni genere(alberi, masserizie, botti, carogne di animali, travi ecc.) trasportati all’impressionante velocità di circa 50 km orari.

Gli abitanti della zona bassa non avvertiti da alcuna segnalazione di allarme si svegliarono avvisandosi a vicenda e fuggendo terrorizzati ai piani superiori e sui tetti delle case, quando l’acqua già aveva invaso gli scantinati e cominciava a salire verso i primi piani.

Intanto la notizia della sciagura si diffondeva in tutta la Città. la costernazione che entrava nell’animo di tutti assumeva aspetti angosciosi in coloro che avevano i loro cari nella zona inondata. In ogni strada, in ogni vicolo di Benevento si svolgevano scene drammatiche di dolore e di ansie. Volti atterriti  e sfigurati.

La popolazione si riversava sul lato sinistro del Calore ove si offriva alla vista il terrificante spettacolo. Nella mattinata grigia e nebulosa una città intera rimaneva sotto l’incubo del disastro. L’acqua limacciosa con la forza viva della sua enorme massa provocava lesione e crolli di edifici, travolgendo e trasportando, per migliaia di metri attrezzature e materiali di ogni genere.