Blog interamente dedicato alla città di Benevento. Ricco di foto storiche e attuali, notizie utili, prodotti tipici con ricette del giorno, antichi proverbi, miti, leggende, curiosità e...tanto altro...curato da Nello Pinto e Liliana Corleone
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venerdì 30 agosto 2013
domenica 25 agosto 2013
venerdì 16 agosto 2013
Conserva di pomodori...antica ricetta beneventana
I pomodori dopo essere stati scelti e lavati, venivano messi nei "tiani"...grandi tegami...., intanto veniva fatto riscaldare l'antico forno a legna , quindi venivano infornati i tegami e chiuso; in genere questo veniva fatto la sera.
La mattina i tegami venivano tolti e i pomodori messi in un particolare recipiente tipo la "fazzatora", essa era di forma rettangolare con pareti di legno, l'unica differenza che alla base ptesentava un setaccio di metallo; qui i pomodori venivano lavorati a mano, fino a separare i semi e la scorza dalla polpa.
Il sugo concentrato si spandeva su tavole di legno, si salava e si metteva al sole, dove rimaneva per diversi giorni finchè non si seccava.
A questo punto la conserva era pronta, si raccoglieva il tutto in un unico grande recipiente detto "cotturo" che veniva prima unto con un po' d'olio d'oliva e coperto poi con foglie di gelso.
Quando si cucinava si prendevano uno o due cucchiai ( due cucchiai erano sufficienti per preparare un pranzo per 5 o 6 persone) di conserva che veniva aggiunta al soffritto di olio e cipolle oppure olio e aglio, in seguito si aggiungeva dell'acqua per diluire, "stemperare", la conserva. Così si preparava il sugo.
La mattina i tegami venivano tolti e i pomodori messi in un particolare recipiente tipo la "fazzatora", essa era di forma rettangolare con pareti di legno, l'unica differenza che alla base ptesentava un setaccio di metallo; qui i pomodori venivano lavorati a mano, fino a separare i semi e la scorza dalla polpa.
Il sugo concentrato si spandeva su tavole di legno, si salava e si metteva al sole, dove rimaneva per diversi giorni finchè non si seccava.
A questo punto la conserva era pronta, si raccoglieva il tutto in un unico grande recipiente detto "cotturo" che veniva prima unto con un po' d'olio d'oliva e coperto poi con foglie di gelso.
Quando si cucinava si prendevano uno o due cucchiai ( due cucchiai erano sufficienti per preparare un pranzo per 5 o 6 persone) di conserva che veniva aggiunta al soffritto di olio e cipolle oppure olio e aglio, in seguito si aggiungeva dell'acqua per diluire, "stemperare", la conserva. Così si preparava il sugo.
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