In tutta
l’area dietro al Teatro Romano, si estendeva la città’ della Colonia Romana.
Sotto il terrapieno esistono ancora oggi avanzi di grandiose opere. In questo
contesto c’è la piazzetta detta dei Morticelli con la piccola chiesa di San
Lupo, già antica Abbazia Benedettina, poi cimitero dei Bambini, per cui tutti
il rione prende il nome dei Morticelli. In mezzo alla piazzetta si eleva
un’esile colonna di granito, sormontata da una croce. In fondo è esposto alla
venerazione una specie di tabernacolo, sul quale sono dipinte delle sacre
immagini, e, al centro il crocifisso, ai piedi del quale sono dipinti dei
disegni lunghi e serpeggianti, terminanti in punte che vogliono dire fiamme,
alternati da figure umane dai volti colorati che vogliono dire anime del
Purgatorio: anime e fiamme a color di
mattone, su un fondo scuro.
A destra del
Tabernacolo, è la chiesa, con innanzi un recinto dove un tempo stavano delle
bellissime aiuole e dietro le fosse mortuarie dei Bambini. Fino a non molto
tempo fa, attraverso le inferriate del recinto, si scorgevano dei teschi
corrosi. Lungo il muro laterale vi sono incastrate piccole lapide marmoree, su
cui si leggono sentenze scritturali che richiamano alla mente dei fedeli
pensieri divini verso i morti. La chiesa, anche se non grande, ha delle graziose linee architettoniche.
Nell’ interno, a sinistra dell’entrata, si legge una lapide che il nostro
Capitolo Metropolitano volle, nel 1792, dedicare al munificio Card. Arciv:
Banditi. Un tempo tutta la zona era abitata da numerose famiglie, poi vi è
stato un periodo in cui era in totale abbandono, mentre oggi, grazie ad un
gruppo di volontari è stata ripulita e si presenta in un modo più decente.
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