Alluvione del fiume
Calore del 2 ottobre 1949
Alle ore 6,00 del 2 ottobre 1949 l’acqua aveva già invaso la parte bassa della
Città, raggiungendo l’altezza di 11-12 metri sul livello normale del fiume, raggiungendo la pensilina del
“Supercinema” e sfiorando i primi piani delle abitazioni di piazza Bissolati,
via Valfortore e viale ferrovia.
Sulle acque galleggiavano un’enorme
quantità di relitti di ogni genere(alberi, masserizie, botti, carogne di
animali, travi ecc.) trasportati all’impressionante velocità di circa 50 km
orari.
Gli abitanti della zona bassa non
avvertiti da alcuna segnalazione di allarme si svegliarono avvisandosi a
vicenda e fuggendo terrorizzati ai piani superiori e sui tetti delle case,
quando l’acqua già aveva invaso gli scantinati e cominciava a salire verso i
primi piani.
Intanto la notizia della sciagura si
diffondeva in tutta la Città. la costernazione che entrava nell’animo di tutti
assumeva aspetti angosciosi in coloro che avevano i loro cari nella zona
inondata. In ogni strada, in ogni vicolo di Benevento si svolgevano scene
drammatiche di dolore e di ansie. Volti atterriti e sfigurati.
La popolazione si riversava sul lato
sinistro del Calore ove si offriva alla vista il terrificante spettacolo. Nella
mattinata grigia e nebulosa una città intera rimaneva sotto l’incubo del
disastro. L’acqua limacciosa con la forza viva della sua enorme massa provocava
lesione e crolli di edifici, travolgendo e trasportando, per migliaia di metri
attrezzature e materiali di ogni genere.
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