Nei
secoli addietro, Benevento viveva uno dei suoi momenti di maggior vivacità durante la
fiera di San Bartolomeo. Si svolgeva dal 19 al 26 agosto, un’intera settimana
in coincidenza con la festa del santo patrono, che si celebrava il 24.
Nei tempi più remoti, coinvolgeva buona parte degli spazi
urbani, in particolare piazza Orsini, il largo della Dogana, il largo di Santa
Caterina (attuale piazza Mazzini) e buona parte delle strade adiacenti. Quando
la fiera crebbe, agli inizi del XIX secolo, fu trasferita nel largo fuori Porta
Rufina. Questo spazio oltre le mura, al tempo, era una larga pianura, con solo qualche
isolata casa. L’urbanizzazione di questa zona è iniziata solo alla fine
dell’Ottocento.
La
fiera era un grande mercato agricolo, dove venivano venduti e acquistati tutti
i prodotti legati al mondo rurale. Oltre i prodotti della terra, quali sementi,
grani, piante, eccetera, vi si trovavano attrezzi e utensili di ogni genere:
zappe, roncole, vanghe, scale, funi, forbici, falcetti, asce, seghe e così via.
Vi erano poi tutti i generi di recipienti, da quelli di legno, quali tini e
botti di tutte le dimensioni, a quelli di ceramica e terracotta. E poi c’era
l’arca di Noè di tutti gli animali che si potevano commerciare: dai colombi ai
buoi, dai cavalli alle galline, dai conigli ai tacchini, dalle capre ai “neri”
(così erano chiamati i maiali).
Inutile
dire che in quei giorni Benevento si riempiva di una moltitudine di visitatori
che proveniva non solo dal contado circostante, ma da località anche distanti
quali Napoli, Foggia, Campobasso, Avellino e zone limitrofe. Difficile oggi
anche solo immaginare il colore, il rumore e la vivacità di quei giorni di
fiera.
Per
completezza, va ricordato che la fiera di San Bartolomeo, benché la più
importante, non era l’unica a svolgersi in città. Ve ne erano altre tre. La
fiera della SS. Annunziata e di San Giuseppe che si svolgeva dal 19 al 21 marzo. Poi c’era la fiera
di Sant’ Onofrio, che prendeva nome dall’ omonima chiesetta che era oltre il
ponte di Calore ed era l'unica che non si svolgeva nel largo di Porta Rufina, ma nell'attuale Piazza Bissolati, dall’ 8 all’ 11 giugno. Infine c’era la fiera di San
Francesco, che si svolgeva dal 29 settembre al 4 ottobre.
Alla
fine dell’Ottocento il Consiglio Comunale istituì altre due fiere, quella della
Vergine, dall’1 al 3 febbraio, e quella di Sant’Andrea, dal 28 al 30 novembre.
Non ebbero vita lunga. Il Novecento, con il suo sviluppo stradale e soprattutto
ferroviario, rese obsolete queste occasioni commerciali, cancellando uno degli
aspetti più colorati della Benevento di una volta.
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