Villa Collenea-Isernia, detta villa Bice
La villa risale
al 1804 come attesta l’anno inciso sul portale di travertino. Costruita
in stile borbonico quale residenza per i mesi estivi ad uso della famiglia del
conte Bernardo Isernia,
essa fu completata
dal figlio Domenico prima
di passare per
collegamenti nuziali nelle mani
dei patrizi beneventani
Collenea: in seguito
costoro ne presero anche titolo e cognome. A fine Ottocento, il
conte Liberatore Collenea
Isernia, per festeggiare
la nascita dei figli
maschi Raffaele e
Luigi, fece piantare
sul giardino prospiciente due cedri
del Libano che tuttora svettano
altissimi e rigogliosi facendosi sentinelle
del complesso che da allora
assunse il nome della sua sposa, donna
Bice Coscia dei duchi di Paduli.
La villa si sviluppa su due livelli. Il piano
inferiore è organizzato per i servizi
comuni e per l‟intrattenimento degli ospiti (tra l‟altro esiste ancora una
cappellina domestica, con altare ligneo, sul
passaggio verso il
giardino interno).
Una maestosa scala in travertino conduce ai locali superiori ove sono collocate le stanze per le dimore ed i servizi dei proprietari, singolarmente disposte a ferro di cavallo attorno ad un salone per le feste: tutti gli ambienti sono decorati con parati di gusto francese e riquadri con scene mitologiche, accuratamente restaurati. Sul soffitto centrale figura un gustoso affresco, purtroppo di autore ignoto,sul Mito di Proserpina figlia di Giove e Cerere. A lato dell’edificio principale, separato da un orto conchiuso,c’è un fabbricato rustico ad uso del guardiano e dei contadini di un tempo.
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