Meno male,il pericolo è passato
e il male lento e infido si è dileguato,
la febbre che si chiama “VITA”
è sconfitta infine.
Tristemente, lo so,
sono svuotato di ogni forza,
neppure un muscolo riesco a muovere,
ma in fondo mi sento bene.
Così composto nel mio letto ora riposo,
e qualcuno vedendomi potrebbe tremare,
pensando che
io sia gia morto.
Malessere e nausea, ogni pena crudele,
tutto è passato con quella febbre
che mi rendeva pazzo,
con quella febbre chiamata “VITA”.
Una fiamma nel cervello.
Il mio torturato spirito qui riposa blandamente,
e non rimpiange più le cose passate
perché nessuno ha mai vissuto
quello che un tempo io ho vissuto.
E così composto ora io giaccio,
e sto così beato su questo letto,
perché un giorno ho avuto amore nel petto.
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