La piazza
disadorna e vasta era il cuore del Principato Beneventano che, nel periodo
della massima espansione, comprendeva quasi tutta l’Italia meridionale, tanto
che fu detto Longobardia Minore o Italia Cistiberina.
Qui sorgeva
il palazzo dei Duchi e poi dei Principi longobardi. Non se ne è potuto
precisare il sito, né l’epoca della fondazione. E’ probabile che il vastissimo
edificio sorgesse nel punto più elevato, dove è ora il palazzo Zamparelli,
poiché si trovava in comunicazione con il monastero ed, attraverso questo, con
la chiesa di Santa Sofia. Il palazzo era preceduto da un monumento equestre: ed
i resti del cavallo marmoreo furono rinvenuti, tempo fa, durante i lavori di
pavimentazione della piazza. Un’antica chiesa che sorgeva presso il vico II
Trescene, si chiamava appunto San Pietro a Caballo.
Tenuto conto
che antichi documenti parlano “ de plano Curiae”, da dove deriva il nome
attuale, si può ritenere che i Duchi longobardi vi si stabilirono fin
dall’inizio dell’ occupazione (571). Ampliarono poi il palazzo e lo abbellirono
col crescere della loro potenza. Certo è che Arechi II datava i suoi diplomi
del sacratissimo Palazzo (758), ornato da Paolo Diacono di versi latini per
desiderio della principessa Adelperga.
Sempre interessante apprendere la storia di Benevento.
RispondiEliminaGrazie,molto interessante
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